La storia

La chiesa di S. Pietro di Aiello è presente in un documento del 1292 e si specifica che è alle dipendenze della chiesa di S. Andrea "de portellis" di Salerno. Il toponimo di S. Pietro "de Agenno" è documentato nel 1309. È parrocchia nel 1511. Nel 1712 si trova la parrocchia indicata "S.Pietro di Ayello e Acquamela", nuovo casale sorto vicino ad Aiello.

Chiesa S.Pietro Ap.:

Arricchiamo la storiografia attingendo da: "Generoso Crisci – Salerno Sacra: ricerche storiche- Volume II, 2^ Edizione riveduta ed integrata ( a cura di Vincenzo de Simone, Giuseppe Rescigno, Francesco Manzione, Donato de Mattia), Edizioni Gutemberg, Lancusi 2001.

"La contrada di Aiello è indicata già nel 949 in un documento del Codice Diplomatico Cavense “…in locum agellu finibus salernitanis” ma non è noto se all’epoca vi fosse nella zona una chiesa o una cappella.

La prima notizia documentata della Chiesa di San Pietro Apostolo, in Aiello di Baronissi, trae origine da un istrumento del 1292. Nell’atto risulta che Ruggiero de Canale, rettore della Chiesa di Sant’Andrea de Portellis di Salerno, conferisce la cappellania di San Pietro di Aiello a don Palmerio Greco.

Nel 1309, mentre questi è ancora cappellano, la chiesa è elencata, con la denominazione “San Pietro de Agenno”, tra gli edifici di culto che versano le decime pontificie ricadendo sotto la dipendenza della Chiesa di S. Andrea de Portellis.

Nella relazione della Visita Pastorale del 1511, viene annotata la presenza del Fonte Battesimale, del Santissimo e degli Olii Santi. All’epoca risulta rettore Aliberto de Rogeriis e cappellano l’arciprete don Agatone Villano.

Nel 1712 la Parrocchia è indicata col titolo di “San Pietro di Ayello et Aquamela”.

Ritornando all’oggi nel 1993 con una concelebrazione presieduta da monsignor Gerardo Pierro è stata riaperta al culto la chiesa di S. Pietro.

Il 3 maggio 2006, alle ore 19,30, grazie alla tenacia e all’amore per l’arte del nostro rev.mo sac. Don Nello Senatore, con l’aiuto di Don Angelo Cuzzo (vice-parroco), S.E.R. monsignor Gerardo Pierro, ha inaugurato con gioia, altri rifacimenti avvenuti nella "vedetta della Valle dell’Irno" (don Nello affettuosamente così chiama la "sua" e la "nostra" chiesa).

I lavori eseguiti con arte e maestria dal nostro concittadino Pasquale Giunchino, riguardano: il nuovo altare, e l’ambone, tutti eseguiti in pietra, e lavorati a mano (vedi foto allegate), e del portale d’ingresso.

Durante la celebrazione Eucaristica, presieduta da monsignor G. Pierro, e concelebrata da don Biagio Napoletano (vicario foraneo), don Nello e don Angelo, con la partecipazione di don Giuseppe Criscuolo (diacono) e di tantissimi ministranti, sono state deposte nella Mensa Eucaristica, le reliquie dei Santi Prisco, Vescovo, e Felice, presbitero salernitano.    

Dopo la celebrazione Eucaristica, S.E.R. Mons. Pierro ha "scoperto" una lapide a memoria perpetua dell’avvenimento, e subito dopo, seguito dalle autorità civili presenti all’evento ha inaugurato la piazza prospiciente la chiesa di San Pietro, dedicata alla venerata memoria dell’indimenticabile  Papa Giovanni Paolo II. 

L’8 agosto 1998 è stata riparata e riaperta al culto anche la chiesa di S. Domenico, sempre alla presenza dell’arcivescovo monsignor Gerardo Pierro.